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TTMEETUP trasferimento tecnologico: l'offerta di innovazione

Evento TTMEETUP

Trasferimento tecnologico: l’offerta di innovazione

Dai laboratori al mercato.

Il Programma TTMEETUP, sviluppato all’interno dell’iniziativa Pilota CITec (Centro Innovazione e Tecnologia) di Fondazione R&I e Invitalia è entrato nella sua fase cruciale e 27 gruppi di inventori di estrazione accademica, per un insieme di circa 150 docenti, ricercatori e post-doc, si sono trovati insieme online per una due-giorni che si è tenuta il 13 e 14 maggio, mossi da un eccezionale spirito di intrapresa, per presentare e spiegare ad un panel di imprese e investitori i “prodotti” della loro ricerca. Nei mesi scorsi, un’autorevole Commissione di Valutazione, composta da oltre trenta esperti di estrazione industriale, tecnologica e finanziaria, aveva valutato quegli stessi progetti meritevoli in fatto di contenuti utili per il mercato.

L’evento è stato finalizzato a raccogliere adesioni da parte di investitori terzi a sostegno dei progetti di valorizzazione delle invenzioni: dodici quelli finora finanziati, sotto forma di altrettanti Progetti PoC (Proof of Concept), per un ammontare complessivo di 800K€.

L’Evento del Programma TTMEETUP ha rappresentato una tappa fondamentale del Pilota, permettendo di validare gli assunti di un percorso di accelerazione attraverso il quale la Fondazione R&I sta portando avanti da un paio di anni a questa parte interventi per promuovere e creare una cultura e una metodologia avanzata per il Trasferimento Tecnologico, partendo dalla conoscenza scientifica, ovvero dai laboratori di ricerca.

L’Italia accusa uno storico ritardo su questo fronte e non sembra che vi siano finora le condizioni acciocché possa essere affrontato e superato. È vero che l’investimento a livello nazionale in Venture Capital e in finanza per l’Innovazione è praticamente triplicato in pochi anni, raggiungendo nell’insieme oltre seicento milioni di euro all’anno, una cifra comunque sempre molto al di sotto degli standard degli altri grandi Paesi europei che investono ogni anno nell’ordine dei miliardi di euro. È comunque rimasto fuori come specifico ambito di intervento il primo miglio del cammino del Trasferimento Tecnologico, ovvero la fase in cui i prodotti della ricerca escono dai laboratori per intraprendere possibilmente un percorso verso l’industria e il mercato, con alterne fortune, considerando le incertezze e i rischi da superare in questa fase di messa a punto delle tecnologie e dei relativi piani di sfruttamento, penalizzando, in particolare, le iniziative innovative che non hanno ancora raggiunto uno stadio giuridico formale.

Ciò che manca nel nostro Paese è l’ambito degli investimenti nei primi stadi del Trasferimento Tecnologico, quelli a più elevato rischio, per evidenziare, documentare, valutare e selezionare il potenziale d’innovazione da accompagnare a maturazione fino al punto in cui sarà possibile l’intervento di capitali privati. Si tratta in sostanza di scoprire il ruolo di uno Stato innovatore che valorizzi gli asset e gli investimenti pubblici in ricerca e sviluppo incrementando, tramite alleanze con privati, la disponibilità di capitali pre-seed e seed, intervenendo massicciamente laddove ancora non esiste il veicolo, non v’è l’ombra né dell’impresa, né dell’imprenditore! In questo senso, un ruolo propulsivo dello Stato riuscirebbe a mettere in moto quel circolo virtuoso che consentirebbe all’Italia di allinearsi agli altri grandi Paesi europei, comunque distanti da realtà come Singapore, Israele (The Startup Nation!!) e Stati Uniti.

Sono campi questi in cui il Mezzogiorno denuncia una grave carenza, ma anche notevoli opportunità, come evidenziato nell’incontro TTMEETUP sopra ricordato, organizzato in collaborazione con le otto principali università della  Campania e della Puglia, durante il quale si sono raccolte numerose testimonianze in merito all’esigenza e all’importanza del far progredire strategicamente nel senso indicato gli investimenti pubblici e privati nel momento in cui, con il Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza (PNRR), l’Italia deve dimostrare all’Europa di saper cambiare passo, anche in fatto di rafforzamento delle capacità di innovazione tecnologica e quindi della crescita del PIL e dell’occupazione qualificata.

Ed è per capitalizzare l’esperienza acquisita attraverso la sperimentazione CITec e proseguire sul cammino che si è tracciato con TTMEETUP che Fondazione R&I ha dato vita alla startup innovativa NextTT (Next Generation Technology Transfer), costituita con l’obiettivo di implementare la Vision di disintermediazione del mercato dell’innovazione intervenendo, in prima istanza, nella liberalizzazione, semplificazione e accelerazione del processo di valorizzazione delle invenzioni, delle conoscenze e delle idee innovative nella fase di Trasferimento Tecnologico.

Comunicato Stampa del 3/6/2020 per info ttmeetup@fondazioneri.it

 

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